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Ho trovato interessante questo procedimento.
PULITURA Il restauro di una moneta antica è un intervento che richiede molta pazienza e una serie di attrezzature e materiali specifici. Bisogna inoltre ricordare che è preferibile conservare la patina originale della moneta piuttosto che sottoporla ad aggressivi interventi di pulitura con acidi o altre sostanze chimiche.
Di seguito illustreremo le procedure di intervento, per il restauro di una moneta, che si basano su attività principalmente meccaniche. Più in particolare tratteremo il restauro di una moneta in bronzo, che solitamente presenta un degrado maggiore rispetto ad altri metalli. Inizieremo spiegando come procedere alla sgrossatura di una moneta ancora piena di terra.
Cominciamo con l'immergere la moneta in un contenitore riempito con dell'acqua demineralizzata. Sarà necessario tenere la moneta in ammollo per diverse ore (12/24 ore) e almeno fino a quando la terra che ricopre la moneta si sarà ammorbidita. A questo punto si procederà rimuovendo la terra con l'aiuto di uno spazzolino a setole morbide (anche di ottone), avendo cura di esercitare movimenti circolari con una pressione regolare e leggera. Durante questa operazione si consiglia di bagnare frequentemente la moneta con acqua demineralizzata. Lo scopo di questa fase è togliere la maggior parte di terra che ricopre la moneta facendo sempre attenzione a non intaccare la patina. Al termine di questa operazione, con molta probabilità, saremo in grado di distinguere il verso della moneta e le sue facce e quindi di attribuirne o meno un certo valore storico.
A questo punto possiamo rimettere in ammollo la nostra moneta in acqua demineralizzata per altre 6/12 ore e sempre in funzione della durezza delle incrostazioni. Con uno specillo e con un manico bisturi, preventivamente munito di apposita lama bisturi, procediamo quindi con l'eseguire un intervento di pulitura meccanica (senza prodotti chimici) per rimuovere le incrostazioni, facendo attenzione ad evidenziare le zone della moneta occupate dal ritratto e dai simboli, dalle zone vuote. In questa delicata operazione, sarà utili servirsi di un'adeguata fonte luminosa e di un ingranditore binoculare, ricordando che il bisturi deve essere tenuto inclinato rispetto alla superficie da trattare in modo da evitare tagli troppo profondi che potrebbe compromettere la patina della moneta. Con movimenti regolari e rotatori procedere su tutta la superficie della moneta, intervallando il lavoro con frequenti immersioni in acqua demineralizzata. Con l'aiuto di un microscopio digitale sarà possibile inoltre disporre di un ingrandimento della nostra moneta che ci potrà aiutare a distinguerne gli elementi sopra impressi e quindi ad eseguire l'intervento di pulitura in maniera più precisa.
Se dovessimo imbatterci in incrostazioni troppo dure da rimuovere con il bisturi, saremo costretti ad utilizzare un trapano da modellismo con punte di diversa forma, ponendo mota attenzione a fermarsi prima di arrivare alla patina della moneta. Per rimuovere la polvere prodotta dalla pulizia possiamo utilizzare del cotone imbevuto di alcool isopropilico.
Il lavoro di pulitura sarà terminato quando avremo liberato completamente la superficie della moneta dalle incrostazioni e ne sarà visibile la patina. Saremo in grado a questo punto di valutarne la leggibilità e l'integrità.
INIBIZIONE DELLA CORROSIONE La corrosione è un problematica che colpisce frequentemente il bronzo e che, se non curata tempestivamente, porta la moneta alla completa disgregazione. Il termine corrosione si riferisce all’azione di agenti naturali, quali l’aria o l’acqua (con presenza di sali), su materiali metallici, con la formazione dei loro ossidi (sali metallici). È per questo motivo che consigliamo di lavare la moneta con acqua demineralizzata piuttosto che con acqua comune.
Riconoscere un processo corrosivo già in atto è abbastanza semplice, in quanto si manifesta con la comparsa di macchie di varie dimensioni dal colore azzurro-verde chiaro. Anche se molto piccole, queste macchie non devono essere sottovalutate, in quanto possono diffondersi su tutta la moneta e comprometterne irrimediabilmente l'integrità.
Se la nostra moneta presenta tracce di corrosione, sarà necessario metterla a bagno in acqua demineralizzata per alcune ore e rimuovere poi le macchie con l'aiuto di una penna abrasiva, sempre tenendola immersa. In questa fase dovremo fare attenzione a non esercitare un'eccessiva pressione. Se l'azione della pulitura meccanica sopra descritta non dovesse essere sufficiente, consigliamo di utilizzare dell'acido citrico per la completa rimozione della patina di corrosione della moneta. Una volta rimossa ogni traccia di corrosione, possiamo asciugare la moneta e procedere alla fase successiva, che consisterà nel proteggerla adeguatamente dalla successiva corrosione dovuta ai danni provocati dagli agenti ambientali, primi fra tutti aria e acqua.
Uno dei metodi più efficaci per bloccare la corrosione è l'impiego di una soluzione a base di benzotriazolo, una sostanza chimica usata largamente dalla maggioranza dei restauratori di metalli. Si comincia preparando una soluzione al 5% di benzotriazolo in alcool etilico, nella quale verrà immersa la moneta precedentemente ripulita dello stato di corrosione verde. È consigliabile tenerla così in ammollo per un tempo che varia da un minimo di 1 ora fino a 2 giorni nei casi più gravi. Al termine del trattamento sarà necessario risciacquare la moneta in alcool etilico puro per rimuovere i residui di benzotriazolo, in quanto questo è pochissimo solubile in acqua. Il trattamento descritto dovrà essere ripetuto fin quando non si è certi che il processo corrosivo non si sia definitivamente arrestato.
FINITURA In questa fase dobbiamo preoccuparci di eliminare le eventuali tracce lasciate dalle operazioni di pulitura meccanica fin qui condotte. Serve della carta abrasiva a grana finissima (es. 600-1200), tagliata in piccole strisce che incolleremo su una superficie piatta (ad esempio su un cacciavite a taglio). Altro metodo è quello di utilizzare una penne abrasiva in fibra di vetro. Con uno dei due strumenti, praticando movimenti circolari e leggerissimi, andremo ad eliminare ogni traccia del bisturi dalla patina. È consigliabile non toccare le zone interessate dall’impronta e limitarsi al "campo". Attenzione, se una patina è rugosa per natura, non dobbiamo pretendere di renderla liscia con questa operazione che sarebbe meglio, in questi casi, evitare per non rendere una patina "naturale" incredibilmente "artificiale". Ora esaminate attentamente la moneta con il riflettere della luce prima di decidere se procedere alla lucidatura.
Consolidamento e stuccatura Talvolta capita che una patina abbia la tendenza di sfaldarsi o separarsi dal metallo della moneta lasciando degli sgradevoli vuoti. In questi casi la soluzione migliore è utilizzare un consolidante, del Paraloid B72 in soluzione, per fermare la decoesione della patina. Dopo l'applicazione del consolidante (che può avvenire a pennello o per immersione), consigliamo di rimuovere rapidamente i residui di prodotto con un tampone intriso di alcool etilico incolore, per non lasciare tracce sulla moneta. Il consolidamento eviterà che la patina vada definitivamente persa. Quando invece la moneta presenta delle vere e proprie mancanze di materia (micro e macro fessurazioni), dovute magari allo svuotamento durante il restauro di un punto di corrosione attivo, è possibile integrare la patina altrimenti deturpata, stuccando le antiestetiche fessurazioni. Sarà possibile eseguire una stuccatura utilizzando un prodotto pronto all'uso, stucco poliestere per metallo, oppure preparando uno stucco con i detriti di carbonato basico precedentemente asportati durante la pulitura meccanica, da impastare con una colla epossidica bicomponente.
Finitura La finitura è una fase molto importante del restauro della moneta, in quanto ne esalta il modellato e quindi la rende più leggibile proteggendo al contempo la superficie del metallo contro i danni provocati dagli agenti ambientali. Consigliamo prima di tutto di applicare sulla moneta del METACRIL (una vernice acrilica con inibitore di corrosione) che lascerà sul supporto trattato un film sottilissimo e altamente protettivo ma dall'innaturale aspetto brillante, per eliminare il quale eseguiremo una leggera spagliettatura con panno abrasivo (a grana fine), seguita dall'applicazione di almeno una mano (meglio se duo o tre) di cera microcristallina (consigliamo l'utilizzo della pregiata cera Renaissance). Ricordiamo che per il restauro di una moneta ci vuole molta pazienza, valutando bene tutti i dettagli prima di procedere. E' importante non aver fretta di concludere il restauro e di procedere molto delicatamente.
(Fonte antichità Belsito).
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